Case Moline è una minuscola frazione del comune di Lucinasco, incastonata tra le colline della suggestiva Valle del Maro, in provincia di Imperia. Questo piccolo borgo conserva il fascino di un luogo fuori dal tempo, sorto lungo un antico percorso rurale che collegava diversi insediamenti dell’entroterra ligure.
Nel cuore del paese si trova l’Oratorio di San Pantaleo, una semplice ma interessante costruzione religiosa. L’edificio si riconosce per il suo porticato esterno, tipico dell’architettura locale, e rappresenta uno dei pochi luoghi di culto della zona ancora ben conservati.
In passato, Case Moline era noto per i suoi mulini e frantoi, alimentati dalle acque delle vicine sorgenti. Oggi, restano alcune testimonianze di questa antica attività agricola, che per secoli ha sostenuto la vita nel borgo e nei dintorni.
Storia, paesaggi e tradizioni nel cuore autentico della Liguria
La Valle Impero è una valle discreta e affascinante, situata nell’entroterra di Imperia, in Liguria. Qui il tempo scorre lentamente e ogni borgo custodisce tracce di storia, arte e vita contadina, immerse nel verde degli ulivi, tra antiche strade in pietra, chiese rurali e lavatoi scolpiti dal tempo.
Dalla costa verso le alture, i paesi della valle si snodano lungo l’antica strada Reale che un tempo collegava il mare al Piemonte. Ognuno di questi borghi – da Conio ad Arzeno d’Oneglia, da Borgomaro a Lucinasco – offre scorci unici, atmosfere sospese e dettagli da scoprire con calma.
Visitare questi piccoli centri significa vivere un’esperienza autentica, lontana dai circuiti turistici più battuti. Significa camminare tra vicoli silenziosi, ascoltare le storie degli anziani, assaggiare i prodotti della terra come il famoso Fagiolo Bianco di Conioo, oppure l’olio extravergine d’oliva.
Molti borghi conservano ancora le antiche strutture medievali, i piloni votivi, le chiesette e oratori barocchi. Fontane, forni, frantoi e mulini raccontano la vita semplice di un tempo, oggi rivissuta durante feste e rievocazioni popolari.
🏞️ Sentieri panoramici e facili camminate tra natura e storia
⛪ Architettura religiosa e rurale: chiese, santuari, cappelle
🌿 Tradizioni locali e piccoli eventi legati ai ritmi delle stagioni
🥾 Visite guidate con guida turistica abilitata, su misura per gruppi o singoli
📸 Luoghi autentici da fotografare e vivere con lentezza
Ogni borgo della Valle Impero ha una voce diversa. Lasciati guidare tra le sue storie, i profumi della cucina di una volta, e le viste che si aprono sui monti e sul mare a pochi chilometri di distanza.
➡️ Visita la sezione dedicata ai borghi per scoprire Conio, Arzeno d’Oneglia, Ville San Pietro, Lucinasco e tanti altri.
🌿 Mia Liguria è il tuo punto di partenza per conoscere e vivere una Liguria autentica, una valle alla volta.
Sarola è una piccola e suggestiva frazione del Comune di Chiusavecchia, situata a sud del capoluogo comunale. Il borgo sorge lungo un antico tracciato della Valle Impero, testimone di secoli di storia, scambi e cammini tra mare e montagna.
Tra le bellezze architettoniche del paese spicca la Chiesa Parrocchiale barocca, dedicata a San Vincenzo e Anastasio. All’interno, l’edificio conserva preziose testimonianze artistiche: una tela raffigurante la Resurrezione di Cristo, opera del pittore settecentesco Antonio Calzia, originario di Villa Guardia di Pontedassio, e un elegante tabernacolo marmoreo datato 1547, che arricchisce l’altare con sobria raffinatezza.
Silenziosa, autentica e affacciata sul verde della valle, Sarola è una tappa ideale per chi desidera scoprire angoli poco noti della Liguria, tra arte sacra, paesaggi agricoli e antiche strade del Ponente ligure.
CHIESA PARROCCHIALE DI SANT’ANDREA: è in stile barocco; all’interno custodisce il bel dipinto “Elisabetta che visita la Vergine”, opera attribuita ad alcuni artisti risalenti al XVII secolo tra cui D. Piola. Inoltre è presente un pregevole organo realizzato nel 1844 dalla ditta Nicomede Agati.
SANTUARIO DELLA MADONNA DEGLI ANGELI O DELLA VISITAZIONE : è situato nei pressi di Gazzelli, circondato da una ricca vegetazione; questo edificio sacro possiede un bel portico, anticamente usato come ricovero per i viandanti ed i fedeli.
Nelle vicinanze vi è una fonte ed un pilone che custodiva la statua marmorea della Vergine (opera settecentesca genovese). L’interno è a navata unica con due cappelle laterali e anticamente sull’altare era esposto il quadro “Visitazione di Maria a Santa Elisabetta” tradizionalmente assegnato ad artisti del 1600 e custodito tuttora nella parrocchiale di Sant’Andrea. Festa il 2 luglio con processione.
Garzi, crocevia storico tra valle e collina
Garzi è una piccola frazione del comune di Chiusanico, situata lungo la Strada Statale 28, poco più a nord di Chiusavecchia. Un tempo luogo di passaggio strategico, oggi conserva intatta la sua atmosfera raccolta e autentica.
Il cuore storico del borgo è la cappella di San Sebastiano, un piccolo gioiello architettonico risalente al 1547, come indica la data scolpita sopra il portale. Di forma perfettamente circolare e sormontata da una cupola sferica, la cappella sorge probabilmente in corrispondenza di un’antica fonte, punto di riferimento per viandanti e pellegrini.
Il luogo si trova all’incrocio tra la via di fondovalle e l’antico itinerario che la collega Torria e poi verso Colle San Bartolomeo, un tracciato storico che per secoli ha messo in comunicazione l’entroterra imperiese con le valli e i colli dell’entroterra ligure.
Il paese è conosciuto anche per la sua gastronomia: la buridda è il piatto che identifica subito questo bel borgo in Valle Impero!
Appunti gastronomici su Caravonica…
Sagra della Buridda: vera specialità di Caravonica, accompagnata da vini locali: il Vermentino, il Pigato e l’Ormeasco. La ricetta per preparare questa pietanza vede la presenza di cipolla, uno spicchio di aglio, un gambo di sedano, mezza carota, un ciuffo di prezzemolo, un pomodoro, due filetti di acciuga, gronghi, boldrò, sale, pepe, farina.
Le nostre tradizioni
SETTIMANA SANTA
Anche a Caravonica, anticamente, erano previste cerimonie per tale ricorrenza.
Il Mercoledì Santo era d’uso offrire ai ragazzi “una micca” ovvero un tozzo di pane dalla caratteristica forma ovoidale leggermente appuntito e il giorno dopo, ovvero il Giovedì Santo, si ripeteva lo stesso rito riferito gli uomini che ricevevano anche mezzo litro di vino.
IL GIORNO DELCORPUS DOMINI
Le vie del paese erano cosparse di fiori di ginestre che i ragazzi raccoglievano nei boschi per la solenne processione che attraversava il paese.
S.ANTONIO
Quando arrivava la festa di Sant’Antonio, il 13 giugno i giovani erano contenti perché finalmente si poteva ballare. L
Un tempo a Sant’Antonio la fiera si svolgeva sulla piazza della Madonna delle Vigne dove erano presenti anche quattro osterie; di Sant’Anna, del Gelsomino, della Castagna e della Noce.
SAN MICHELE
In questa giornata dedicata ai festeggiamenti del Santo si svolge la processione che prevede la presenza della statua, opera di uno scultore genovese vissuto nell’Ottocento. La statua raffigura San Michele nell’atto di sconfiggere il diavolo, rappresentato dal dragone.
Le curiosità su Caravonica
Sacra Sindone: a Caravonica transitò e sostò la duchessa di Savoia che fuggiva dall’assedio di Torino portando con sé la Sindone prima di proseguire verso Imperia ed imbarcarsi per Genova. Tutto ciò accadde nel corso del XVIII secolo. Si trattenne a Caravonica nel palazzo De Thomatis chiamato, appunto per ciò che accadde, il palazzo della Contessa. La reliquia religiosa però non fu mostrata agli abitanti.
Caravonica fu anche la patria degli architetti Ponzello che operarono a Genova e furono i protagonisti delle grandi trasformazioni urbanistiche di questa città nel corso del XVI secolo. Passarono poi al servizio dei Savoia ela loro opera non fu presente solo in Liguria ma anche in vari luoghi dell’Italia nord. Il mulino di proprietà in Caravonica venne poi ceduto e a partire dal XVIII si persero le tracce di questa famiglia.
Anticamente, il borgo di Caravonica era posto proprio sulla strada che conduceva in Piemonte, quella strada che poi, quando la valle di Oneglia fu acquistata dai Savoia, prese il nome di Strada Regia del Piemonte. Questa via era percorsa da carovane di muli che portavano l’olio e il sale nell’entroterra ritornando carichi di grano. Certuni sostengono che Caravonica derivi appunto dalle carovane che vi transitavano numerose.
C’è però un’altra leggenda, molto più poetica. Si racconta che ci fosse un tempo una bellissima fanciulla di nome Nice, dotata di una voce incantevole. Quando andava a pascolare le sue pecore cantava nel silenzio dei prati, la sua voce si spargeva all’intorno e i contadini sospendevano il lavoro per godere quella melodia: la cara voce di Nice, cara vox Nicae e da qui sarebbe derivato il toponimo.
Nei dintorni di Caravonica vi sono le piccole grotte e le fonti sorgive della Bramosa.
La storia del Santuario della Madonna delle Vigne pare sia legato ad una leggenda.
Le nostre manifestazioni
GIUGNO
Caravonica
(2^ settimana) Fiera e festa di Sant’Antonio e sagra della Buridda (sabato e
domenica)
SETTEMBRE
Caravonica
29/09 Festa patronale di San Michele Arcangelo
Situato a 650 metri di altitudine, Conio è il borgo più alto della Valle del Maro, in provincia di Imperia. Sorge su uno sperone roccioso ai piedi del Monte Grande, in una posizione panoramica che regala una splendida vista su tutta la vallata. Il fascino del borgo risale al XIII secolo, quando i Conti di Ventimiglia lo scelsero come sede per una delle loro roccaforti, poste a difesa e controllo del territorio.
Il monumento simbolo di Conio è senza dubbio il Castello, situato nella parte più alta del paese. In origine roccaforte medievale, fu successivamente trasformato in palazzo signorile. Durante la Seconda Guerra Mondiale, subì gravi danni a causa di un incendio, ma è stato in seguito restaurato e oggi è utilizzato come spazio per eventi culturali e incontri comunitari.
Alcune sale del castello sono gestite dall’Associazione Alpini di Conio, mentre l’intero edificio diventerà uno dei presìdi del Fagiolo Bianco di Conio, in collaborazione con i territori di Badalucco e Pigna. Questo legume, tipico dell’entroterra ligure, è tra i prodotti più rinomati della zona.
Poco fuori dal centro abitato si trova la Chiesa di San Maurizio, un antico edificio religioso in stile rustico. Sorge in una posizione isolata che segna l’antico sito di un insediamento medievale, precedente alla nascita del borgo attorno al castello. La sua architettura semplice riflette la tradizione montana dell’entroterra ligure.
Il centro di Conio è attraversato da numerose strade secondarie che scendono verso Borgomaro, Poggialto e San Bernardo di Conio, a testimonianza dell’importanza storica del borgo come nodo di collegamento locale.
Passeggiando per le vie del paese si incontrano fontane in pietra e uno dei lavatoi più interessanti della valle. Questo lavatoio, ben conservato e collocato in un ampio vano, ha una vasca quadrata circondata da lastroni di ardesia, che ne permettevano l’uso da ogni lato. La copertura in pietra richiama il carattere montano dell’abitato e la sua storica connessione con la transumanza, che collegava il Monte Grande alle vaste aree pascolive tra la Valle del Roja e il Tanaro.
Commenti