Il borgo affonda le sue radici nel tardo Medioevo e probabilmente si sviluppò a partire da un antico insediamento sorto nei pressi della Chiesa di San Michele, risalente al Duecento. Situata vicino all’attuale cimitero, la chiesa è una delle pievi più antiche della Valle Impero.
Chi visita questo luogo ricco di storia può ammirare l’interno a navata unica, che conserva una rara lettiga lignea del XVIII secolo, un tempo usata per il trasporto dei defunti. L’altare maggiore, imponente e suggestivo, completa l’atmosfera spirituale e affascinante del sito.
Alla scoperta della Valle Impero: tra arte sacra e storia antica
Nel cuore della Valle Impero, la Parrocchia dei Santi Michele e Sebastiano racconta secoli di fede, arte e tradizione. Un tempo semplice cappella dedicata a San Sebastiano, la chiesa assunse il ruolo di parrocchia tra il XV e il XVI secolo. Nel 1628, divenne ufficialmente una prepositura, segno del suo crescente rilievo religioso e culturale.
La parrocchia comprende anche la Cappella di San Giacomo, risalente con ogni probabilità al Sei-Settecento, e l’Oratorio dell’Annunziata, documentato già nella prima metà del Seicento.
Il borgo, un tempo conosciuto come Costa dei Verdi, ospita oggi l’Oratorio e la Chiesa Parrocchiale di San Sebastiano, ricostruita nel XVIII secolo sul sito dell’antico edificio. Il progetto fu affidato all’architetto Francesco Maria Marvaldi, figura centrale nell’architettura sacra ligure.
Spicca anche la Chiesa di San Giacomo, impreziosita da eleganti stucchi settecenteschi, che testimoniano l’intensità della devozione e del gusto artistico dell’epoca.
Il museo parrocchiale e la Raccolta Ramoino
In occasione della festa patronale di San Michele, il 29 settembre 2022, ha riaperto le porte il museo parrocchiale. L’allestimento, ospitato in una suggestiva sala unica, propone un percorso tra opere di arte sacra, memorie religiose, cimeli storici del castello e ricordi della comunità locale.
Accanto alla chiesa, una piccola ma preziosa esposizione racconta la vita quotidiana e agricola della zona: è la Raccolta Ramoino, allestita in due locali adiacenti, dove sono conservati numerosi attrezzi della tradizione contadina.
Il castello nascosto tra gli ulivi
A completare questo itinerario nella storia locale, tra fede e territorio, s’incontrano i ruderi del Castello di Bestagno, immersi tra gli ulivi. Rari ma suggestivi, questi resti risalgono al XII-XIII secolo e rappresentano un esempio autentico di architettura militare medievale nella Liguria di Ponente.
Tra storia medievale, sentieri e panorami sulla Valle Impero
Maro Castello è una suggestiva frazione di Borgomaro, situata sulla collina che sovrasta il borgo principale. Il nucleo abitato è raggiungibile sia tramite la strada carrozzabile, sia percorrendo una pittoresca mulattiera che risale dolcemente la collina dal fondovalle, offrendo scorci panoramici e un’immersione nella natura.
La storia di Maro Castello è indissolubilmente legata al castello che gli ha dato il nome. Edificato con ogni probabilità nel XV secolo come residenza dei Conti di Ventimiglia, il castello fu progettato con una struttura solida e imponente, assumendo un ruolo strategico nella difesa della valle.
Oggi del castello rimangono solo alcuni ruderi, ancora visibili dalla piazzetta principale della borgata. La fortezza fu infatti distrutta nel XVII secolo durante l’assedio delle truppe genovesi, segnando la fine del suo ruolo militare, ma lasciando una traccia profonda nella memoria del luogo.
Passeggiare tra le case in pietra e i vicoli di Maro Castello significa scoprire uno degli angoli più autentici della Valle Impero, dove la storia incontra il paesaggio, e ogni pietra racconta il passato di questa terra.
Piccolissimo borgo, è adagiato sul crinale orientale che scende dal Monte Grande, esso è composto da un gruppo di case di costruzione relativamente recente, disposte tra gli alti crinali della valle Argentina e lungo l’importante strada di collegamento col Piemonte. Nei suoi prati crescono molte varietà di fiori protetti: genziana, genzianella, viola, margherita, lavanda e tulipano dei monti, mentre nei suoi boschi si raccolgono ottimi funghi. Su questi crinali si possono ancor oggi ammirare numerose costruzioni rustiche con pietre a secco tipiche della valle del Maro: sono le caselle costruite dai pastori, come riparo per gli animali e per gli attrezzi.
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