CARAVONICA

Benvenuti nel paese della buridda


Caravonica è adagiata lungo le pendici che si innalzano fino al Colle San Bartolomeo e fu per lungo tempo feudo minore dei conti di Ventimiglia che  qui fecero erigere il castello nella parte alta del paese, di cui rimangono alcuni ruderi.
Dopo il dominio dei Conti di Ventimiglia, nel corso dei  secoli seguenti, il territorio fu interessato da numerose battaglie tra la Repubblica di Genova ed i Savoia, passò poi sotto il dominio napoleonico e nel corso del 1800 venne annesso con il resto della Liguria al Regno di Sardegna e poi sotto la provincia di Porto Maurizio.
Il  borgo attuale è  appartato rispetto al tracciato della Strada Statale 28 , ma un tempo punto obbligato di passaggio delle carovane che risalivano la valle dirette verso il Piemonte; questo fattore contribuì allo sviluppo sociale ed economico del paese.
Inoltre, a Caravonica vi sono numerosi portali in pietra scolpiti, sovrapporta ed altri arredi urbani minori che testimoniano l’evoluzione del borgo.
L’economia del borgo si basa sull’agricoltura grazie allo sviluppo dell’olivicoltura e della viticoltura; quest’ultima offre una discreta produzione di Dolcetto, Ormeasco e Vermentino nei numerosi vigneti del comprensorio, ed inoltre l’allevamento bovino presso i pascoli del Colle San Bartolomeo produce latte e formaggio di buona qualità.

Il paese è conosciuto anche per la sua gastronomia: la buridda è il piatto che identifica subito questo bel borgo in Valle Impero!

Informazioni varie

Gastronomia

Appunti gastronomici su Caravonica…

Sagra della Buridda: vera specialità di Caravonica, accompagnata da vini locali: il Vermentino, il Pigato e l’Ormeasco. La ricetta per preparare questa pietanza vede la presenza di cipolla, uno spicchio di aglio, un gambo di sedano, mezza carota, un ciuffo di prezzemolo, un pomodoro, due filetti di acciuga, gronghi, boldrò, sale, pepe, farina.
 
Tradizioni

Le nostre tradizioni

SETTIMANA  SANTA
Anche a Caravonica, anticamente, erano previste cerimonie per tale ricorrenza.
Il Mercoledì Santo era d’uso offrire ai ragazzi “una micca” ovvero un tozzo di pane dalla caratteristica forma ovoidale leggermente appuntito e il giorno dopo,  ovvero il Giovedì Santo, si ripeteva lo stesso rito riferito gli uomini che ricevevano anche mezzo litro di vino.
IL GIORNO DELCORPUS DOMINI
Le vie del paese  erano  cosparse di fiori di ginestre che i ragazzi raccoglievano  nei boschi per la solenne processione che attraversava il paese.
S.ANTONIO
Quando arrivava la festa di Sant’Antonio, il 13 giugno i giovani erano contenti perché finalmente si poteva ballare. L
Un tempo a Sant’Antonio la fiera si svolgeva sulla piazza della Madonna delle Vigne dove  erano presenti anche quattro osterie; di Sant’Anna, del Gelsomino, della Castagna e della Noce.
SAN MICHELE
In questa giornata dedicata ai festeggiamenti del Santo si svolge la processione che prevede la presenza della statua, opera di uno scultore genovese vissuto nell’Ottocento. La statua raffigura San Michele nell’atto di sconfiggere il diavolo, rappresentato dal dragone.
Curiosità

Le curiosità su Caravonica

Sacra Sindone: a Caravonica transitò e sostò la duchessa di Savoia che fuggiva dall’assedio di Torino portando con sé la Sindone prima di proseguire verso Imperia ed imbarcarsi per Genova. Tutto ciò accadde nel corso del XVIII secolo. Si trattenne a Caravonica nel palazzo De Thomatis chiamato, appunto per ciò che accadde, il palazzo della Contessa. La reliquia religiosa però non fu mostrata agli abitanti.
Caravonica fu anche la patria degli architetti Ponzello che operarono a Genova e  furono i protagonisti delle grandi trasformazioni urbanistiche di questa città nel corso del XVI secolo. Passarono poi al servizio dei Savoia ela loro opera  non  fu presente solo in Liguria ma anche in vari luoghi dell’Italia nord. Il mulino di proprietà in Caravonica venne poi ceduto e a partire dal XVIII si persero le tracce di questa famiglia.
Anticamente,  il borgo di Caravonica era posto proprio sulla strada  che conduceva  in  Piemonte, quella strada che poi, quando la valle di Oneglia fu acquistata dai Savoia, prese il nome di Strada Regia del Piemonte. Questa via era percorsa da carovane di muli che portavano l’olio e il sale nell’entroterra ritornando carichi di grano. Certuni sostengono che Caravonica derivi appunto dalle carovane che vi transitavano numerose.
C’è però un’altra leggenda, molto più poetica. Si racconta che ci fosse un tempo una bellissima fanciulla di nome Nice, dotata di una voce incantevole. Quando andava a pascolare le sue pecore cantava nel silenzio dei prati, la sua voce si spargeva all’intorno e i contadini sospendevano il lavoro per godere quella melodia: la cara voce di Nice, cara vox Nicae  e da qui sarebbe derivato il toponimo.
Nei dintorni di Caravonica vi sono le piccole grotte e le fonti sorgive della Bramosa.
La storia del Santuario della Madonna delle Vigne pare sia legato ad una leggenda.
 
Manifestazioni a Caravonica

Le nostre manifestazioni

GIUGNO
Caravonica          
(2^ settimana) Fiera e festa di Sant’Antonio e sagra della Buridda (sabato e
domenica)
SETTEMBRE
Caravonica
29/09           Festa patronale di San Michele Arcangelo

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